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Ecommerce, forse fa al caso tuo, forse no.


Il mercato del commercio elettronico in Italia ha delle connotazioni tutte sue.
Cresce intorno all' 8% annuo, che non è poco, ma è 10 volte meno utilizzato rispetto al mercato britannico (che continua a crescere ad un ritmo sostenuto).


Il ritardo dell'ecommerce "aziendale" in Italia ha favorito l'affermazioni dei grandi marketplace internazionali (Amazon, Ebay etc.)


Nella pratica questo fenomeno si è tradotto in minori opportunità per sistemi di commercio elettronico gestiti direttamente dalle aziende, che in molti casi hanno preferito appoggiarsi ai giganti del settore che offrivano, sopprattutto in termini di visibilità, le prospettive più allettanti.
Ecommerce, forse fa al caso tuo, forse no.In molti casi si è affermato un modello "ibrido" ovvero le aziende hanno iniziato a gestire direttamente un loro sistema proprietario di vendite online, continuando però a proporre i prodotti anche sui grandi portali internazionali di vendite online.
Fatte le debite considerazioni questo potrebbe essere un modello sostenibile per incentivare una "via italiana" allo sviluppo dell'ecommerce per la piccola e media impresa.

Le premesse fondamentali sono tre:

  • Costi contenuti della piattaforma di ecommerce proprietaria di fatto non dovrebbero superare quelli per lo svipuppo di un sito web classico.
  • Utilizzo di software opensource, scalabili ed affidabili
  • Massima cooperazione tra il sito di ecommerce aziendale ed i marketplace internazionali, cercando di ottenere il più alto grado di integrazione dei dati relativi a prodotti / clienti / fatturazione, in modo da ridurre al minimo lo sforzo aziendale per amministrare il tutto.

    Se poi dal punto di vista governativo e bancario venisse fatto qualche sforzo in più in termini di semplificazione e riduzione dei costi... saremmo sulla buona strada.

Commercio elettronico, miti, leggende e realtà.


Qualche affermazione diretta sull'ecommerce, giusto per chiarire dei punti che molto spesso non vengono rimarcati a sufficienza.




  • Il break-even (pareggio dei costi di startup) potrebbe arrivare entro pochi mesi ma va considerato un termine più verosimile di 12/18 mesi.
    Ovviamente più i costi di avvio della tua operazione di ecommerce saranno contenuti, prima arriverai a pareggiarli.
    Inutile dire (ma lo dico lo stesso) che questo non significa per forza selezionare le soluzioni più economiche
  • L'investimento per un sistema di commercio elettronico non si esaurisce dopo la fase del lancio iniziale.
    Nel budget vanno considerate diverse altre voci di tipo commerciale e pubblicitario:
    web-marketing, remarketing, newsletter, Google ads, campagne sms, mailing cartaceo tradizionale, interfacciamento con i marketplaces.
  • Devi conoscere perfettamente il prodotto che vendi.
    Qualsiasi sottovalutazione in questo senso può solo portare guai:
    prodotti presentati in modo approssimativo, prezzi fuori mercato,  impossibilità di distinguere tra punti di forza e debolezze etc.
  • La gestione di un ecommerce è una cosa in più che dovrai fare
    Non si tratta di un procedimento automatico, che dopo una fase di avvio procede da solo. E' lavoro in più, e qualcuno dovrà farlo, fisicamente.
    Identificare un responsabile aziendale è, a mio modo di vedere, la scelta più saggia.
    Oltre al fatto di disporre di un sistema ben amministrato, ci sarà infatti un referente aziendale con cui tutte le controparti tecniche ( programmazione del sito, marketing online, promozione sui motori) si potranno interfacciare rapidamente.
  • Vendendo online avrai, letteralmente, tutta la concorrenza del mondo.
    Se hai intenzione di battagliare unicamente sul prezzo, pensaci bene, c'è gente che può anche permettersi di vendere in perdita e spedire gratis (non facciamo nomi), e se capita che i loro prodotti siano simili ai tuoi...
    Pur tenendo d'occhio i prezzi, forse la strategia migliore è presentare bene il prodotto (video, recensioni, opinioni) fornire un ampio servizio di contatto con la clientela (help desk, post vendita, live chat) .
    In generale comprare sul tuo sito deve essere una bella esperienza.
  • Ecommerce non significa per forza vendere online
    Quello che molto spesso non viene colto nel fenomeno ecommerce è il fatto che rappresenta un potentissimo strumento per razionalizzare  il sistema di vendita aziendale.
    I clienti già esistenti possono iniziare ad utilizzarlo per evitare errori di data entry dei sistemi tradizionali (ordini telefonici, via fax o simili) traendo anche vantaggio dal fatto di disporre online di tutte le documentazioni relative agli acquisti.
    La presenza online può sviluppare le vendite locali, effettuate in punti vendita fisici, semplicemente perchè oggi le persone cercano sul web prima di comprare qualsiasi cosa.





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